lunedì 22 dicembre 2014

La Russia smentisce di voler vendere il suo oro. A novembre altre 600.000 once entrano nei caveau della Banca Centrale Russa

Due giorni fa Societè Genrale fece uscire un report in cui ipotizzava la vendita da parte della banca centrale russa delle sue notevoli riserve di oro per sostenere il Rublo.

Ieri la Banca Centrale Russa ha smentito l’ipotesi e ha anticipato che a Novembre sono state acquistate altre 600.000 once di oro.

Per la verità però il report di Societè Genrale afferma che la Banca Centrale Russa abbia cominciato a vendere oro in Dicembre, e dunque la questione rimane aperta.

La Russia attua la politica di NON esportare oro fisico e di incamerare nella sua banca centrale l’estrazione domestica del metallo prezioso, ma non è dato sapere se in alcuni periodi la Russia si rivolga al mercato internazionale per importare quantità aggiuntive di Oro.




600.000 once sono una quantità che ricade nel quartile più alto nel ritmo di accumulo di riserve d’oro in russia, è probabile che parte dell’oro accumulato sia acquistato sui mercati internazionali, specialmente Londra.Ad ogni modo si dovrà aspettare ancora per sapere se a Dicembre effettivamente la Russia abbia venduto oro fisico sul mercato, normalmente il dato esce nei primi giorni del mese successivo alla rilevazione dunque i primi giorni di febbraio.

Un ultima notazione, la Banca Centrale Russa ha 38.200.000 once di oro a fine Novembre 2014, ovvero:
1182 tonnellate di oro (tutte sul suo suolo)
45,7 miliardi di dollari in oro fisico al prezzo di 1197$ all’oncia

Alla luce dell’attacco bellico che ha subito la Russia oggi l’accumulo di metallo giallo potrà essere usato in due modi:
Venduto o dato in Swap per ottenere le risorse necessarie per chiudere tutti i debiti in dollari delle società statali russe (il debito pubblico russo è irrilevante, piccolissimo)
Utilizzato per costruire un sistema monetario basato sull’oro all’interno dei paesi Brics e dell’Unione Euroasiatica.

In ogni caso, oggi sappiamo che è stato un bene accumularlo e l’occidente è folle nel continuare a basare la sua stabilità monetaria sulla carta. L’Oro fisico è strategico esattamente come l’esercito è un sistema economico efficiente.

giovedì 18 dicembre 2014

151,58 tonnelate di Oro Importate dall’India in Novembre (il 61% della Produzione Mensile)

Come noto l’anno scorso l’India mise in campo delle misure per limitare grandemente l’importazione di “fisico” entro i suoi confini. Il problema è che la bilancia commerciale Indiana venne letteralmente fatta a pezzi dalla fame di oro da parte dei cittadini indiani (che hanno una matrice culturale particolare e centrata sull’oro).


Ma tali misure non fecero altro che fare esplodere il contrabbando di oro e fare calare le tasse sull’importazione (10%) che gravano sul metallo giallo.

Dunque il governo MODI è tornato sui suoi passi e come risultato, l’oro è riapparso nelle statistiche ufficiali da novembre e….
Bum: 152 tonnellate in un solo mese, ovvero il 61% della produzione mensile mondiale, compresa quella cinese e russa che non varca i confini di quegli stati. E’ chiaro che a fornire l’oro agli Indiani sono anche gli stati occidentali.


L’oro si sposta continuamente da Ovest a Est. L’India insegna che è complesso per uno Stato vietare quello che i cittadini vogliono, meglio regolarlo e al massimo estrarne qualche tassa.

mercoledì 17 dicembre 2014

Quando il Denaro non sa Più dove Andare….Torna nella sua Casa Dorata.

Cosa succede all’oro? Cosa succede all’argento?…etc 

Succede che l’enorme massa di denaro immessa dalle banche centrali ha azzerato ogni “premio al rischio”. Le obbligazioni hanno rendimenti reali negativi. Le azioni hanno rapporti fra prezzi e utili da bolla internet. La crisi dell’economia reale rende pericoloso anche l’investimento nelle materie prime.
E gira che ti ri-gira: cosa resta che ha storicamente funzione di riserva di valore e ultimo safe heaven? L’Oro ovviamente e a rimorchio tutti gli altri metalli preziosi.
Peraltro, l’attività di vendita di metallo fisico in Ticino, nelle ultime 4-6 settimane ha avuto una impennata che non si è mai vista. Basta pensare che da qui a dopo le feste di fine anno NON è più possibile prendere appuntamenti con Pro-Aurum per discutere l’apertura di Depositi Doganali o per l’acquisto di grosse partite di oro.
Peraltro:
La prima cosa fatta dai golpisti di Kiev è stata imboscarsi l’Oro del popolo Ucraino;
L’Olanda sta re-impatriando il suo oro;
Nonostante le dichiarazioni ufficiali la Germania quasi sicuramente sta re-impatriando il suo;
I paesi emergenti fanno comprare oro dalle rispettive banche centrali.

Ultima cosa: perchè, l’import dai paesi occidentali di oro in Svizzera e l’export di oro dalla Svizzera verso la Cina è hai massimi di tutti i tempi?

Stiamo a vedere.
E peraltro in Euro l’Oro è ai massimi da quasi 18 mesi.

martedì 16 dicembre 2014

Yuan e oro possono detronizzare sul serio il dollaro

Le due valute potrebbero anche coesistere nell'ambito di un nuovo regime valutario. Anche l'euro potrebbe essere coinvolto.


"Vogliamo usare le nostre riserve in modo più costruttivo, investendo in progetti a lungo termine nel mondo piuttosto che comprare Treasuries Usa. Di solito perdiamo soldi con i titoli di stato americani, pertanto trovare modi di aumentare il ritorno dai nostri investimenti".

Le dichiarazioni sono di un alto funzionario cinese citato dal Financial Times. I giorni di privilegi potrebbero essere giunti al capolinea per gli Stati Uniti e la sua moneta, che potrebbe essere nel tempo sostituita da una valuta bipolare che incorpori sia il dollaro sia lo yuan cinese.

Anche l'euro potrebbe essere coinvolto, sempre che il blocco disfunzionale della moneta unica durerà abbastanza e arriverà a un'unione bancaria ed economica definitiva.

La Cina è il candidato numero uno, tuttavia, dal momento che detiene e produce più oro di tutti e non permette che i suoi lingotti vengano esportati. Pechino ha persino consigliato ai suoi cittadini di comprare oro.
È plausibile che a un certo punto uno yuan legato all'oro possa detronizzare il dollaro Usa o coesistere nell'ambito di un nuovo regime valutario.
Mentre la Cina cresce e si porta in vetta alle classifiche del Pil reale - a parità di potere di acquisto, gli Usa sembrano fare di tutto per indebolire la propria valuta.

C'è poi un problema che non va sottovalutato: l'ingente debito pubblico statunitense. Al momento vale 18 mila dollari, ma la cifra non tiene conto delle passività dell'amministrazione non iscritte a bilancio. In quel caso il debito supererebbe i 100 mila miliardi. Tale somma non potrebbe mai essere restituita. Per estinguerla ci vorrebbe un ripudio formale o un'inflazione informale.

Intanto sui mercati i rendimenti sui bond continuano a scendere - ormai hanno raggiunto una zona d'ombra di irrilevanza per gli investitori - e l'azionario è sempre sopravvalutato rispetto alle condizioni economiche reali.
Per un gestore di fondi la chiave è la diversificazione. Esporsi allo yuan nel valutario è un'operazione molto sensata. Per un investitore comune a caccia di rendimenti sicuri la divisa cinese è appetibile e consente di stare alla larga da un dollaro debole e da una montagna di debito che non potrà essere ripagato.

Come ha spiegato bene un professore di economia al New York Times, Cina e Russia comprano oro perché non sono contenti delle potenzialità che offre il dollaro.

Secondo Joshua Aizenman, professore della University of Southern California, banchierei e autorità politiche amano sguazzare in vasche di lingotti d'oro come Paperon De Paperoni per mandare un messaggio molto chiaro al mondo intero.
"Dubito che i cinesi o i russi ritengano veramente che l'oro sia un grande investimento in termini di ritorni puri. Ma se vogliono rendere noto il loro discontento con il ollaro, o se vogliono internazionalizzarsi, allora l'oro è uno strumento molto potente".
"L'investimento nell'oro è un simbolo" - ha spiegato Aizenman. "Viene fatto per ragioni politiche e non per un guadagno finanziario".

Denaro, Oro... e l'ombrello svizzero!

Abbiamo assistito nelle ultime settimane a diversi eventi macroeconomici e geopolitici che ci hanno fatto toccare quanto labile sia ancora oggi il contesto finanziario e politico nel mondo.




Molti interpreti, analisti e lettori si interrogano sempre sui nessi cause e conseguenze cercando di fornire una lettura dell'attuale situazione come conseguenza delle politiche passate. 

Capita spesso di imbattersi in commentatori, gestori, professori che cercano di spiegare ai risparmiatori il perche' oggi il nostro mondo funziona secondo certi meccanismi. In particolare riscontriamo questo quando si parla del denaro. Non c'e' tematica tanto dibattuta come il denaro ed i sistemi monetari. Per spiegare le sue dinamiche si creano sistemi e modelli che tendono a confondere per lo più l'ascoltatore ed il lettore. Perche'?

Non sarebbe più' semplice spiegare che nel corso dell'ultimo secolo si e' espropriata ai cittadini la proprieta' privata sul denaro? Nel senso che loro sono si possessori del loro risparmio in denaro, ma questo puo' essere svilito, svalutato tramite unilaterali, centralizzate e pianificate politiche monetarie (stampare soldi). Perche'? Perche' senza queste politiche monetarie cosi' difese tramite ragionamenti macchinosi e a volte (appositamente?), foschi, non sarebbe stato possibile il mondo di oggi! Pieno di debito, grandi debitori, gli stati in primis, che gestiscono i soldi creati per finanziare le proprie scelte politiche, nepotistiche, centralizzate di influenza inquinante sull'economia. Senza la moneta di carta, il credito enorme, l'esplosione delle banche, come avrebbero potuto gli stati raggiungere tale livello di debito? Non sarebbe stato possibile, e di conseguenza non sarebbe stata possibile la moria economica e sociale che viviamo, figlia di comportamenti passati in cui le caste hanno vissuto e creato i loro privilegi. Privilegi creati sul debito, da ripagare un giorno, o da svilire con l'inflazione. Ma oggi e' quel giorno, e chi non capisce il denaro e la sua storia, nella maniera più' facile possibile, sara' tenuto sempre all'oscuro del grande gioco in cui lui e' il grande perdente.

L'oro e' la forma di denaro che evita tutto questo, chi investe in oro, non investe solamente per salvare i propri risparmi.

L'investitore in oro educato ha capito cosa e' il denaro.

Nell'ultimo nostro report abbiamo fatto ironia su un aforisma di Rascel: '....sta arrivando il temporale!'.

Molte volte l'ironia, allo specchio, diventa comunque realtà.

Leggiamo in questi giorni, su molti quotidiani, la notizia del prossimo referendum sulle riserve auree elvetiche (già ne avevamo parlato nei nostri precedenti report).

La Svizzera preoccupata del 'temporale' in arrivo sta aprendo già l'ombrello? Si direbbe di si se diamo retta a provvedimenti e sondaggi.

Il 30 novembre i cittadini svizzeri saranno chiamati per un referendum per imporre alla loro Banca Centrale un aumento delle riserve auree (oro fisico) ed un impedimento di vendita nel futuro del loro metallo giallo.

In caso di un risultato positivo (....molto probabile ), la Banca Nazionale Svizzera ne dovrebbe acquistare oltre 1.500 tonnellate entro 5 anni..

Attualmente la Svizzera possiede circa 1.050 tn oro, contro quasi le 2.500 italiane. Le Banche Centrali nel 2013 ne hanno acquistato in totale oltre 400 tn.

Conseguenze? Un risultato positivo imporrebbe alla BNS un notevole esborso di valuta, sacrificando molta riserva , Euro compreso.

Inoltre un fenomeno rialzista delle quotazioni dell'oro, tenendo presente l'attuale poca disponibilità sui mercati (causa i rilevanti acquisti della Russia , della Cina, dell'India, ecc.) , considerando inoltre gli attuali alti costi industriali di estrazione.

In pochi giorni, a seguito di queste notizie, le quotazioni dell'oro sono aumentate di oltre 30 Dollari/oncia.

L'indice MOM è salito di 2 punti. Potrebbe essere solo l'inizio.

Perchè il risparmiatore italiano non apre l'ombrello come stà facendo la Svizzera? La quota di riserva Svizzera in oro fisico arriverebbe al 20%, noi Confinvest abbiamo sempre consigliato ai nostri clienti un accantonamento di oro fisico dal 5 al 10% sul mobiliare posseduto.

Una diversificazione dei rischi e personalizzazioni d'investimenti. Anche con bravi gestori, con questo andamento negativo dell'economia globale, si consumerà il risparmio virtuale accumulato negli anni

Problematiche sconosciute agli investitori in oro fisico.Oggi è possible investire con i lingotti e con le monete (in particolar modo con Sterline-oro, per una maggiore facilità nella monetizzazione).

Un portafoglio su misura, magari ad integrazione pensionistica privata. L'oro è l'unico investimento che si puo toccare con mano!

Confinvest suggerisce una personalizzazione degli investimenti, tenendo presente molti fattori (età, professione, stato di famiglia, durata ottimale, ecc.)

Un ombrello 'tutto d'oro' 'riparerebbe' meglio un probabile temporale...... in arrivo!