martedì 7 luglio 2015

La Grecia ha fatto bene all'oro...

A quanto pare le incertezze presenti sul fronte greco hanno avuto un lato positivo per qualcuno, ovvero per "Sua Maestà l'oro".
Stando ai dati citati da Carlo Vallotto, Analista tecnico finanziario ed esperto nel settore delle commodities, "la domanda di metallo fisico che comprende monete d'oro e lingotti, è aumentata notevolmente in questi ultimi mesi".

Come si è comportato l’oro durante tutta questa lunga “tragedia greca”? Il prezzo dell'oro si è comportato in maniera molto diversa da quanto si è potuto osservare negli altri mercati, dove la volatilità è stata molto elevata. 

Infatti il metallo giallo si è mostrato in tutta la sua poderosa bellezza, rimanendo in un trading range molto significativo. Quando le quotazioni rimangono all'interno di una fascia di prezzi ben definita, significa semplicemente che non c'è trend. E ancora più semplicemente, se non c’è trend significa che tra gli operatori l’incertezza regna sovrana. Sul tavolo infatti c'è la questione della Grecia, che non si riduce ad un solo pagare o meno il pesante debito che ha sulle spalle, ma per esteso, la sopravvivenza della stessa Comunità Europea

Inoltre la domanda di metallo fisico che comprende monete d'oro e lingotti, è aumentata notevolmente in questi ultimi mesi secondo i dati Bloomberg. Segno che l'oro non ha perso il suo appeal di bene rifugio. La Zecca Reale Britannica ad esempio, ha comunicato che la domanda greca di monete d’oro in giugno è stata più del doppio della media degli ultimi cinque mesi e la zecca degli Stati Uniti ha visto le più alte vendite di monete d'oro da inizio anno. Inoltre Bloomberg riporta che molti acquirenti vogliono conservare il loro oro al di fuori della zona euro, citando la Svizzera come esempio.

Nessun commento:

Posta un commento