mercoledì 2 settembre 2015

Investire sull’oro, tutti pronti per la ripartenza

Gli investimenti sull’oro, almeno per il momento, non sembrano aver reso quanto ci si aspettava uno o due anni fa. Le quotazioni del metallo prezioso, da sempre bene rifugio per eccellenza, sono infatti calate rispetto ad inizio anno. 

La soglia di 1.090 dollari l’oncia è stata infranta al ribasso, e tutto lascia presagire che presto possa esserci spazio per altri scivoloni. Che fare, allora? Lasciare i propri investimenti sull’oro e dedicarsi ad altro?
In realtà, presto i tempi dorati dell’oro potrebbero tornare. Il contesto nel quale il calo delle materie prime è stato realizzato, suggerisce infatti come i grandi investitori finanziari abbiano perseguito una strategia di differenziazione dei propri impieghi nei beni rifugio sostituendo parzialmente l’oro, nella considerazione che le banche centrali hanno offerto un pronto rifugio dalla crisi finanziaria, e che verrà cercato comunque un supporto continuo fino a quando le economie non si saranno riprese del tutto.

Dunque, non solo non sorprende vedere l’oro in dirittura di chiudere il terzo anno di fila in calo per le proprie quotazioni, ma lo stesso non deve nemmeno preoccupare. La fase negativa di breve – medio periodo non deve infatti far ritenere agli investitori meno accorti che la funzione di bene rifugio del lingotto sia defunta, anzi. Quando, probabilmente tra 2-3 anni, le politiche monetarie degli istituti centrali si saranno relativamente normalizzate, e i tassi di mercato avranno intrapreso la propria strada di crescita, tutto inizierà a tornare come prima, e l’oro potrà svolgere più adeguatamente la propria funzione di bene rifugio.

D’altronde, a ulteriore conferma di quanto sopra, basti considerare che l’oro è sì stato considerato da sempre un bene rifugio, ma mai di brevissimo periodo. L’oro è infatti asset sicuro nel lungo termine, ma mai nel breve periodo o in termini speculativi (sebbene gli investitori più giovani siano stati “viziati” dall’assistere a continui rialzi del prezzo dell’oro dal 2001 fino a una parte del 2012). Dunque, si deve investire in oro con la consapevolezza che non dovrà trattarsi di un investimento di corto raggio, ma di un impiego di lungo respiro, in una compatibile ottica di diversificazione del patrimonio finanziario.

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