lunedì 16 febbraio 2015

Banche centrali, acquisti di oro a livelli record...

Le banche centrali di tutto il mondo hanno acquistato la seconda maggiore quantità di oro in 50 anni. Una vera e propria corsa all'oro, che pone un preciso interrogativo. Chi è che sta facendo incetta del metallo prezioso per eccellenza?

Qualcuno, scrive un articolo di Zerohedge, potrebbe obiettare che il rialzo delle quotazioni sia stato alimentato dalla netta domanda verso l'offerta che ha interessato gioielli, tecnologia e in definitiva oro fisico (non cartaceo). In ogni caso, una cosa è certa: le banche centrali si sono affannate ad acquistare oro.
Stando agli ultimi dati del World Gold Council, nel 2014 gli istituti hanno cercato di trarre vantaggio degli smobilizzi di oro cartaceo degli ETF, acquistando grandi quantità del metallo, tanto che gli acquisti, su base netta, sono stati di 477 tonnellate lo scorso anno, in rialzo +17% rispetto alle 409 tonnellate del 2013.
Si è trattato del secondo maggiore valore di acquisti netti in 50 anni, secondo solo alle 544 tonnellate che erano state aggiunte alla riserve globali di oro nel 2012.
L'acquisto è stato alimentato dai prezzi più bassi (provocati appunto dagli smobilizzi sugli ETF). Il maggiore appetito è stato mostrato soprattutto dalla Russia, i cui acquisti hanno rappresentato il 36% della domanda totale di oro da parte delle banche centrali nel 2014, pari a 173 tonnellate. Acquisti consistenti di oro sono stati effettuati anche dal Kazakistan (48t), Iraq (48y) e Azerbaijan (10t). Tutto ciò dimostra come le riserve delle banche centrali si stanno sempre diversificando, fattore non proprio positivo per il dominio del dollaro americano.

Sappiamo chi ha comprato. Ma chi ha venduto? L'Ucraina: la banca centrale del paese è stata l'unica a vendere in modo significativo le proprie riserve in oro, che sono scese -44% a 24 tonnellate. Mosca avrebbe infatti ora più oro anche della Cina. Ma il problema è che i possedimenti di oro della Cina sono sconosciuti, in quanto sono stati aggiornati l'ultima volta dalla Cina. 

Occhio poi alla situazione in cui versa l'Italia, che è al quarto posto: e la quantità di oro che detiene, rappresenta il 67% delle riserve, pari a 2.451,8 tonnellate, dopo gli Stati Uniti, la Germania e il Fondo Monetario Internazionale. L'Italia era già al quarto posto al mondo nel 2011, come riporta l'analisi di Reuters, definendo l'Italia "il principale possessore di oro tra i PIIGS e il quarto al mondo, con 2.450 tonnellate, del valore di 95 miliardi di euro (ai prezzi del 2011). "Ma vendere questa quantità di oro probabilmente genererebbe un crollo dei prezzi e eroderebbe ulteriormente la capacità dell'Italia di gestire le proprie finanze". 

Inoltre, fu lo stesso World Gold Council a spiegare che l'oro non è di proprietà dei governi, ma delle banche centrali.

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